Brucia tutte le mie lettere by Alex Schulman

autore:Alex Schulman [Schulman, Alex]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2024-02-26T12:00:00+00:00

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Le bambine stanno giocando a calcio nella palestra fatiscente di Gärdet. Stridio di scarpe da ginnastica sul pavimento di gomma, grida sparse e svogliate di genitori che assistono in piedi vicino alle spalliere. L’allenatore ha un fischietto che usa un po’ troppo spesso. Sono seduto su una panca nello spogliatoio, avvolto da un vago odore di muffa, a leggere il diario di Olof Lagercrantz. Esercita un grande potere su di me, me lo porto sempre dietro ovunque vado. Lo leggo in metropolitana, a tavola, nella vasca da bagno. Le cose che accadono in quei caldi giorni d’estate alla Sigtunastiftelsen cambieranno la storia della mia famiglia, ed è così che finora avevo visto questa mia ricerca: un modo per capire me stesso. Adesso, però, più procedo nella lettura e più mi rendo conto che questa storia è anche loro, di Karin e Olof.

Mi ritrovo a leggerlo come un romanzo. Va giù tutto d’un fiato, non riesco a smettere. La narrazione è pulita, senza filtri, non c’è nessun abbellimento retorico, nessuna intenzione di ingannare il lettore. Una tecnica narrativa che è l’esatto contrario di quella del “narratore onnisciente”. Il narratore qui non sa nulla, mentre io invece, ottantacinque anni dopo, so già come andrà a finire. Il che è triste, in un certo senso. Un giorno Olof è euforico, finalmente ha capito di cosa parlerà il suo romanzo d’esordio: sarà il diario di un giovane condannato a morte durante l’ultima settimana che gli resta da vivere, una lenta discesa verso la follia. Olof è carico di entusiasmo. Vorrei dirgli, ascoltami, non buttare via il tuo tempo, lascia perdere questa storia. Ti aspettano altri tre anni di disperazione creativa, in cui non scriverai nulla di rilevante. Nella primavera del 1935, però, farai il tuo esordio, e non sarà un romanzo su un condannato a morte, ma una raccolta di poesie. Verrai salutato come uno dei poeti più promettenti della nuova generazione. Una poesia in particolare, quella su un uccello intrappolato nel ghiaccio che muore di freddo, rimarrà sempre la più bella che tu abbia mai scritto. E sarà in quel momento che la tua carriera avrà inizio. Scriverai grandi libri. Diventerai il caporedattore del “Dagens Nyheter”. Famoso, amato, riconosciuto. Un giorno sarai tutto questo. Ma adesso non ancora.

E poi i sogni su Karin. Tutto il desiderio, tutti i progetti sulla loro vita insieme. È innamorato. Anzi, di più, è innamorato dell’amore. È una passione che cresce a poco a poco, non c’è un clic, come nei film, né un momento cruciale che stravolge ogni cosa. Nel diario le emozioni volano al di sotto dei radar, lui stesso ne è sorpreso, a partire da quella prima, cauta impressione su Karin i primi giorni alla Sigtunastiftelsen, quando la definisce “un accessorio ornamentale”. Sembra aver sposato Sven Stolpe allo stesso modo in cui si scommette su un cavallo da corsa, osserva, “come se non fosse davvero legata a lui in quanto essere umano, ma solo in quanto scrittore e personaggio pubblico”. E aggiunge: “Se è così, prevedo molta tristezza nei suoi anni a venire”.

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